SECONDO INCONTRO CON I CITTADINI A TREGASIO.
"Ma quale ideologia, quale lotta di classe: qui bisogna insegnare alla gente che cosa è un paesaggio prima che venga distrutto."
(Peppino Impastato)

Secondo appuntamento dell'Amministrazione con i cittadini, questa volta a Tregasio. E' stato un incontro molto dibattuto e tutte le problematiche più spinose sono state toccate. Oltre alle solite domande di carattere generale, grande spazio è stato dedicato al discorso degli asili. Una questione che si trascina da molto tempo.
I costi di queste strutture, essendo parrocchiali, sono difficili da affrontare. Un cittadino, a questo proposito, ha lamentato l'iniqua distribuzione del denaro e il fatto che venga data una cifra fissa per tutti gli asili, nonostante il diverso numero di bambini. Dal dibattito emergeva un costante campanilismo. Non c'è stata una vera e propria intenzione di iniziare un percorso culturale nuovo assieme, iniziando magari dall'accorpamento dei servizi. Questa sarebbe una buona soluzione per abbassare i costi.
Dal pubblico è stato chiesto se nelle Amministrazioni ci possa essere un rappresentante che vigili su queste strutture. Secondo la risposta del sindaco, a Triuggio un rappresentante c'è già perchè l'asilo è un ente morale. Mentre per le altre non è previsto perchè sono parrocchiali.
Un cittadino ha sollevato il problema degli ambulatori e dei medici di base, questi ultimi di numero inferiore rispetto a prima.
La risposta è stata che l'Amministrazione non ha nessun tipo di relazione con i medici di base, essi fanno riferimento alla Regione e con l'ente locale non hanno nessun rapporto.
Nel corso della serata, c'è stato un intervento appassionato sulla bellezza della Rotonda, che ricordava all'amministrazione come essa sia visitata e apprezzata, ribadendo il suo essere un vero monumento nazionale. La domanda è stata questa: come mai l'amminstrazione comunale non si è mai posta l'idea di valorizzare la Rotonda con manifestazioni ed eventi di carattere culturale affinchè diventi veramente vissuta.
Il sindaco ha precisato che se fosse una struttura pubblica avrebbe qualche oppurtunità in più e sarebbe più facile mettere delle risorse per il patrimonio storico architettonico. Fosse di proprietà pubblica, sarebbe conservata meglio e più agibile. Mentre, essendo di proprietà della curia, esistono delle difficoltà ad intervenire.

L'occasione di questo intervento che pone al centro la bellezza del paesaggio ci ha dato occasione di mostrare al sindaco due cartoline di non molto tempo fa, una raffigurante Tregasio sulla collina, vista da lontano, con lo sfondo del Resegnone, al centro la Rotonda e la chiesa parrocchiale. In un contesto paesaggistico tipico brianzolo. E un'altra che mostra un vecchio edificio in via Sant'Ambrogio, anche se non di valore storico, ma comunque giustamente inserito nel medesimo contesto. Oggi, questo edificio è stato sostituito da un altro, per nulla in sintonia, chiamato dai tregasini "Il Farfallone", di molto più alto rispetto alle altre case e che imbruttisce il paese.
Senza nulla togliere agli altri interventi che sono possibilmente risolvibili, la questione che ci preme di più rimane questa. Per evitare danni ulteriori e irriversibili, riteniamo importante e non più rimandabile una disciplina, non dettata come spesso avviene dalla discrezionalità, riguardo le altezze abitative. Naturalmente si tratta di una cultura che andrà coltivata, con le sue difficoltà, che avrà bisogno dei giusti tempi per concretizzarsi al meglio. Forse, chissà, se Tregasio fosse rientrato nei confini del parco della Valle del Lambro magari si sarebbero evitate, attraverso vincoli imposti dall'ente, le altezze fuori misura. Non va data la colpa esclusivamente alla precendente Amministrazione (anche se una profonda riflessione andava fatta) ma dobbiamo andare molto lontano fino alle giunte degli anni Ottanta.

Per rendere consapevole la cittadinanza del valore della nostra terra brianzola che va conservata nei suoi aspetti ambientali e paesaggistici, abbiamo ritenuto opportuno, durante l'assemblea, incidere con la frase sopracitata di Peppino Impastato che disse ai suoi amici, mentre si trovavavano su un promontorio che sta sopra Cinisi.
Questo perchè si possa capire il valore del paesaggio in tempo, per salvarlo prima della sua distruzione.

 

Tregasio, 21.01.2015